Crisi di impresa:
lasciati guidare
Siamo l’unico studio e società di consulenza ad occuparsi esclusivamente di crisi d’impresa.
Il nostro intervento, quali professionisti specializzati nella gestione e nella risoluzione della crisi di impresa, serve innanzitutto a capire le cause e l’intensità della crisi e successivamente a individuare le iniziative in discontinuità e a pianificare i tempi per risanare l’impresa.
Assumiamo la completa gestione e la responsabilità delle trattative con i creditori siano essi banche, fisco, fornitori o dipendenti.
Uscire da una crisi
La redazione del piano di risanamento.
Uscire dalla crisi vuol dire essere in grado di redigere un piano di risanamento e rilancio delle attività con una prospettiva di riuscita a medio termine.
Ciò implica, ad esempio, elaborare le strategie di intervento che si intendono adottare, inquadrare il debito da tagliare o da rinegoziare, trattare con i principali creditori la proposta di risanamento adeguandola ai flussi di cassa disponibili in funzione del piano economico finanziario in precedenza elaborato.
Ad esempio nel caso di una crisi finanziaria dove i creditori erano principalmente banche e società di leasing si è elaborato un piano dove un debito ipotecario di circa € 17 milioni è stato stralciato per € 5 milioni. Il debito residuo è stato in gran parte sospeso per cinque anni, creando una maxirata finale per circa € 11 milioni e, in minima parte, rimborsato, nei medesimi cinque anni, limitatamente ad una quota di circa € 1 milione mediante cinque rate annuali di circa € 0,200 milioni. L'immobile in leasing che non si poteva pagare è stato semplicemente restituito all'istituto concedente stralciando tutti i canoni maturati e non pagati. Questo ha permesso di salvare una impresa fortemente in crisi dandole continuità per tutto il tempo necessario alla ricerca di un terzo investitore o alla cessione in bonis di tutte le attività .
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Prevenire una crisi
L'attività di prevenzione è finalizzata ad evitare o ridurre al minimo la possibilità del verificarsi di una crisi.
Assistiamo la clientela nel controllo di gestione e cioè analizzando parametri come la liquidità, la solidità patrimoniale, le marginalità, la redditività, i flussi di cassa. Grazie alle nostre banche dati riusciamo a effettuare confronti con i valori medi del settore e con i concorrenti diretti.
In due recenti interventi in due differenti settori abbiamo riportato in positivo una marginalità di impresa sprofondata per più motivi in negativo negli ultimi anni. Ciò ha permesso il recupero della redditività, grazie ad una attività di analisi svolta attraverso una riclassificazione economico finanziaria del bilancio, cui sono seguite analisi volte alla comprensione delle modalità di costruzione del costo e del ciclo di prodotto, della distinta base, del processo di acquisizione degli ordini, dei processi produttivi, logistici e di gestione degli scarti. La parte finale dell'intervento ha riguardato l'analisi e la ridefinizione dei listini e della correlata scontistica. Tornate le aziende in equilibrio le abbiamo assistite nella definizione dei budget previsionali dei futuri esercizi.
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Contattaci >Prevedere una crisi
L'attività di previsione della crisi richiede alla base l'aver svolto una corretta e valida attività di prevenzione.
L’attività di previsione della crisi è molto tecnica è si attua solitamente attraverso modelli che la scienza aziendale ha via via messo a disposizione nella sua evoluzione. Ma lo si può fare anche in modo empirico basandosi sulla esperienza e sulla pratica.
Grazie alla nostra specializzazione siamo in grado di padroneggiare diversi modelli utili alla previsione della crisi che hanno lo scopo di intercettare in anticipo e con buon grado di affidabilità i primi segnali premonitori del processo degenerativo aziendale. Questa è una attività che ci chiedono sia banche che imprese per la diagnosi o l'autodiagnosi preventiva del livello di solvibilità aziendale. Inutile nascondere che si tratta di una attività complessa che in casi di imprese minori può essere effettuata, ad esempio, anche attraverso parametri come l'anzianità dei crediti (esistono ritardi o rischi di perdite), la movimentazione e i tempi di rotazione del magazzino (che se lenta assorbe risorse finanziarie), la verifica delle passività potenziali e la riconciliazione della contabilità con quanto risultante dal certificato unico dei debiti tributari.
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