Fattoria dei Barbi S.r.l. e Cinelli Colombini ditta individuale
Società agricola di produzione e commercializzazione del vino.
Elaborato un piano di rilancio ex art. 67, comma 3, lett. d) L.F..
Controvalore complessivo dell’operazione € 60 milioni.
Ruolo di Giovanni Angelini & Co: Attestatore.
Anno 2011
Storia della società e cause della crisi
La Fattoria dei Barbi S.r.l. e Cinelli Colombini Stefano ditta individuale (insieme anche “Gruppo”), entrambi di proprietà della famiglia Cinelli Colombini, operano fino dal 1790 nel settore agroalimentare con particolare riferimento alla produzione vitivinicola. Le tenute si estendono per 450 ettari, di cui circa 95 ettari di vigneti, tra le zone di Montalcino e di Scansano. Il Gruppo è uno dei leader di mercato nella produzione del Brunello di Montalcino, di cui risulta uno dei primi produttori ed esportatori in tutto il mondo.
Le vendite del Brunello di Montalcino hanno registrato una diminuzione nel 2008, prevalentemente a causa del noto scandalo del Brunello. Nel corso del 2010 il management del Gruppo, ha effettuato una serie di interventi incentrati sulla parziale svalutazione del magazzino e di alcuni crediti commerciali. Le operazioni familiari e gli ingenti investimenti in impianti e attrezzature effettuati negli ultimi anni, hanno determinato un sensibile aumento dell’indebitamento finanziario
Ruolo di Giovanni Angelini & Co
Giovanni Angelini & Co, in persona del fondatore, è stata chiamata quale perito beneviso del sistema bancario ad attestare il piano attestato di risanamento del Gruppo.
Il piano molto complesso ha richiesto la verifica di fattibilità su una serie di interventi e in particolare:
Interventi sul portafoglio attività e di natura industriale, consistenti in:
- trasformazione della Fattoria dei Barbi S.r.l. in società agricola;
- concentrazione aziendale tramite conferimento della Cinelli Colombini Stefano Ditta Individuale in Fattoria dei Barbi S.r.l., per ridurre i costi di gestione e estendere a tutto il Gruppo il beneficio fiscale connesso allo status di società agricola.
Interventi sulla struttura societaria e sul modello organizzativo, consistenti in:
- dismissione delle attività non strategiche (norcineria, caseificio e ristorazione) tramite affidamento della gestione a terzi;
- potenziamento dei volumi commerciali verso la grande distribuzione e potenziamento vendita 1° e 2° linea del vino Brunello;
- dismissione di assets non strategici della società e della famiglia (Podere Poggiolandi, appartamento di Piazza del Campo e Fattoria del Vivaio di Scansano).
Interventi sulle fonti di finanziamento e gestione finanziaria:
- moratoria pluriennale sul rimborso della quota capitale e degli interessi dei finanziamenti a medio-lungo termine;
- consolidamento degli utilizzi degli affidamenti per linee commerciali (non più auto-liquidanti) e per cassa e successivo rimborso in 5 anni;
- ottenimento di: (i) un nuovo finanziamento per € 0,7 milioni, (ii) nuovi affidamenti commerciali per € 0,4 milioni e (iii) conferma degli affidamenti commerciali e per cassa pari a circa € 2,0 milioni.